lunedì 29 agosto 2016

Moto club TRIESTE, 110 anni di STORIA

Moto Club TRIESTE


La storia delle due ruote in mostra per i 110 anni del Moto Club di Trieste

TRIESTE Centodieci moto disposte su quattro corsie che si snodano nel “Salone degli incanti”, l'enorme spazio espositivo posto all'interno della vecchia pescheria delle Rive. Centodieci moto, una per anno, a partire dal lontanissimo 1906 quando a Trieste fu fondato il primo moto club della penisola.

Per cinque giorni, da mercoledì 31 agosto fino al 4 settembre, ritorneranno alla ribalta 110 motociclette per illustrare al pubblico l'evoluzione tecnologica di un mezzo che ha consentito a partire dai primi anni dello scorso secolo di spostarsi autonomamente, ma ha anche dato vita a clamorose competizioni di velocità e di resistenza. Basta pensare al ruolo della Vespa e della Lambretta nella motorizzazione del nostro Paese e ai trionfi della Moto Guzzi, della Gilera e della Mv-Agusta, in decine di campionati mondiali.

La rassegna che si inserisce nelle manifestazioni che il Moto club Trieste ha organizzato per celebrare i suoi 110 anni di vita, è nata grazie alla collaborazione di decine di collezionisti italiani ed europei che hanno salvato dalla ruggine e riportato all'antico splendore ed efficienza anche modelli di cui pochi oggi ricordano il nome: un lavoro certosino che per ogni moto è partito dalla ricerca dei disegni del progetto originale necessari per il successivo lavoro di restauro in officina.
È la prima volta che una così vasta e qualificata esposizione viene allestita a Trieste e offre gratuitamente al pubblico una visione a 360 gradi dell'evoluzione delle due ruote e dei loro motori, freni, telai, pneumatici e sistemi di illuminazione.

La moto che apre idealmente la rassegna è un modello bicilindrico raffreddato ad acqua della Hildebrand & Wolfmuller, prodotto in Germania a partire degli ultimissimi anni dell'Ottocento. È un modello estremamente raro conteso dai principali musei del motorismo. La seguono una francese Motosacoche e una quattro cilindri belga, la FN, messe a disposizione da Benito Battilani, autore di una monumentale enciclopedia dedicata alle moto d'anteguerra, una sorta di Bibbia del collezionismo a livello mondiale. La FN che sta per Fabrique Nationale de Herstal è la prima moto a quattro cilindri al mondo e raggiungeva negli anni Dieci i 65 chilometri l'ora.

Il pubblico potrà inoltre ammirare una Neracar prodotta negli Stati Uniti e nel Regno Unito tra il 1921 e il 1927: è ricordata come la prima moto al mondo dotata di telaio ribassato che le conferiva una eccezionale tenuta di strada. Sarà esposta anche una Megola, costruita a Monaco di Baviera tra il 1921 e il 1925, l'unica moto dotata di un motore rotativo cinque cilindri a stella - simile a quello degli aerei - inserito all'interno della ruota anteriore.

Nel Salone degli incanti saranno esposte anche alcuni modelli della Frera, una casa costruttrice fondata a Milano nel 1905 di cui oggi restano in vita circa 300 motociclette. Durante la prima guerra mondiale la Frera fornì gran parte dei motocicli in uso all'Esercito italiano. Saranno presenti anche alcune moto costruite dalla Bianchi, un marchio ormai scomparso che fornì a partire dal 1924 le moto da competizione in sella alle quali gareggiò Tazio Nuvolari.
Si potrebbe continuare a lungo in questa descrizione che coinvolge costruttori inglesi, italiani tedeschi, americani egiapponesi. Le Norton, le Rudge, le Matchless, le Bsa, così come le esclusive e inavvicinabili per prezzo Vincent Hrd e Brough Superior, la moto di Lavrence d'Arabia, saranno affiancate a modelli perfettamente funzionanti della Moto Guzzi, Benelli, Gilera, sarà presentata anche la Mv Agusta 500 tre cilindri che fu di Giacomo Agostini. Ma anche a Harley Davidson, Indian, Bmw, Zundapp, Honda e Yamaha.

Tutte le info e programma su       http://www.motoclubtrieste.com/home.html